martedì 28 febbraio 2006

A vucca è na ricchizza...

Letteralmente: la bocca è una ricchezza.
Cioè chiunque può dire qualsiasi cosa, ma poi sono i fatti quelli che contano. Espressione rivolta a chi è solito raccontare frottole, o, anche, a colui il quale è solito considerare facile, con le parole appunto, ciò che in realtà non lo è per nulla quando si deve agire concretamente.

giovedì 23 febbraio 2006

A jummi citu 'un jiri a piscari

Non andare a pesca in un fiume silenzioso, troppo calmo.

Non fidarsi troppo delle apparenze. Corrisponde al toscano: l'acqua cheta butta giù i ponti. Da un lato può essere usato nel senso di una possibile minaccia, dall'altro potrebbe esprimere anche la sorpresa di trovarsi di fronte a qualcosa che non ci si aspettava.

sabato 18 febbraio 2006

Scangiare urzu pe viscuvu

Scambiare un orso per un vescovo.

Prendere una svista, un abbaglio, scambiare una persona/cosa per un'altra.

venerdì 17 febbraio 2006

Carricare a pirara

Il significato è: rendere più difficile qualcosa che già lo è, mettere ancora più in difficoltà chi è nei guai (grazie, Fernando)

Ma perché si dice così? C'è qualcuno che lo sa? Presto, ognuno sguinzagli la propria Donna Antonetta e cerchiamo di scoprirlo.

giovedì 16 febbraio 2006

U gurdu no cride a u dijunu

Letteralmente: colui che è sazio, non crede a chi è digiuno.
Ovvero, in una certa situazione, chi sta bene e non si trova quindi in una condizione di disagio, non può comprendere colui che la sta vivendo.

A troppa cumpidenza scianche a viartula

La troppa confidenza strappa la sacca/bisaccia.
Cioè, la confidenza è troppa quando si permette di farsi mettere le mani nella propria borsa/tasca.

Palumbu mutu non pò essere servutu

Letteralmente: il colombo muto non può essere servito. ( Ma vale anche "sentutu" = ascoltato, che ha valenza più generale ).
Il senso è chiaro: non si deve aspettare che un altro ti dia qualcosa. Se la vuoi, la devi chiedere.

mercoledì 15 febbraio 2006

Quandu chjiove e no ffa zanchi

(Quando pioverà e non ci sarà del fango)

Cioè una cosa che non avverrà mai.

Chimmu chjòvanu piatri 'e mulinu... senza grupu!

(Che possano piovere macine... senza buco!)

E' un'imprecazione, una delle mie favorite.
Bella perché è cinica e spietata, ma fa spuntare il sorriso con l'ironia della precisazione...

martedì 14 febbraio 2006

A petra chi no pigghjie lippu sa rafhe a fjiumara

Traduzione : La pietra su cui non cresce del muschio la porta via il fiume.
Il significato è chiaro : cambiare troppo spesso le abitudini porta a non avere punti di riferimento.
Da notare il contrasto con la versione inglese "A rolling stones gather no moss", su una pietra che rotola non cresce muschio, per dire che il cambiamento è sempre ben accetto e positivo.