Prendere un vivo piacere doppiato da un'estrema soddisfazione nel fare una cosa.
"Oje mi 'ntisi tuttu London Calling 'a shgajàre e mi scialài 'u còre."
Un saluto al viandante che si ferma su questo Blog, dove si raccolgono proverbi e modi di dire del dialetto calabrese di Maida (CZ).
venerdì 19 dicembre 2008
domenica 30 novembre 2008
A gajina fha l'uavu e 'o gaju nci vrusce 'u culu
mercoledì 10 settembre 2008
Cugghjùni 'e pàpara!
martedì 6 maggio 2008
"Untatimi tuttu!"
Allora ungetemi tutto!
Come disse l'avaro sul letto di morte al prete, quando scoprì che l'olio per l'estrema unzione era gratis.
Come disse l'avaro sul letto di morte al prete, quando scoprì che l'olio per l'estrema unzione era gratis.
domenica 20 aprile 2008
(Restare) cu 'u culu ruttu e senza cerasi
Dietro il proverbio ci si può agevolmente immaginare un'arrampicata difficile su un albero, una caduta dolorosa, magari dovuta alla fretta e alla paura che possa arrivare il contadino, una fuga dopo aver visto 'a pezza mala pigghjata...
E si rimane "con le pive nel sacco", "cornuto e mazziato"... "con il culo rotto e senza ciliegie", insomma.
PS1: Un grazie a Cristina per avermi ricordato questo proverbio;
PS2: Il riferimento a fatti, persone o partiti politici è puramente casuale.
E si rimane "con le pive nel sacco", "cornuto e mazziato"... "con il culo rotto e senza ciliegie", insomma.
PS1: Un grazie a Cristina per avermi ricordato questo proverbio;
PS2: Il riferimento a fatti, persone o partiti politici è puramente casuale.
lunedì 7 aprile 2008
Vidire 'a pezza mala pigghjata
Accorgersi che le cose si stanno mettendo male, rendersi conto di essere in una situazione difficile o chiaramente pericolosa.
Di etimologia molto incerta, potrebbe essere un modo di dire legato all'antico mestiere dei tessitori: la "pezza", stoffa grezza e tessuta per metà, è "presa male", inserita cioè nel telaio dal verso sbagliato, rendendo così difficile, se non impossibile, la continuazione del lavoro.
Questa derivazione, però, non spiega il senso del pericolo imminente che sta solitamente sullo sfondo del modo di dire (che infatti spesso continua con una fuga "anchi a lu cuazzu", cioè "gambe in spalla")
Di etimologia molto incerta, potrebbe essere un modo di dire legato all'antico mestiere dei tessitori: la "pezza", stoffa grezza e tessuta per metà, è "presa male", inserita cioè nel telaio dal verso sbagliato, rendendo così difficile, se non impossibile, la continuazione del lavoro.
Questa derivazione, però, non spiega il senso del pericolo imminente che sta solitamente sullo sfondo del modo di dire (che infatti spesso continua con una fuga "anchi a lu cuazzu", cioè "gambe in spalla")
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